Ecco il General Manager dello Scipio nel suo posto riservato ai nazionali, al terzo anello del Ballotta. Marcon, ne studi sempre una...
martedì 26 luglio 2011
SEMPRE PIU' IN ALTO
Ecco il General Manager dello Scipio nel suo posto riservato ai nazionali, al terzo anello del Ballotta. Marcon, ne studi sempre una...
lunedì 25 luglio 2011
BUON COMPLEANNO, PAOLO
domenica 24 luglio 2011
LETTERA DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
Vi scrivo queste parole, in una notte di luglio, quando il silenzio profondo aiuta ad andare al cuore della faccenda.
Scivola inesorabile il sipario su questa stagione calcistica.
L'adrenalina delle estenuanti sfide delle finali nazionali, l'ebbrezza al triplice fischio cedono il posto ad una gioia pacata ed intima, che mi accompagna in questi giorni di congedo dalla panchina rossoblù.
Si chiude quindi, per me, un'appassionata avventura. Tremendamente appassionata.
Ma niente bilanci o amarcord, per favore. Gli allenatori passano, gli amici stanno. Questo conta.
Però ho due cose che mi stanno a cuore. Da condividere con voi per difenderle e per tramandarle a chi verrà.
Uno.
Esisteva ed esiste una storia rossoblù, nata in un luogo preciso, sul finire degli anni '80, da amici che hanno cominciato tutto questo. Ed io ho sempre chiesto, a Marco in primis, nei nostri lunghi dialoghi, e a tutti gli altri che hanno vissuto gli inizi, di spiegarmi, di raccontarmi ciò che era stato. Per mettermi nella posizione di capirlo, di riprenderlo e, nel caso, di rinnovarlo. Tutto questo ha un fondamento ben preciso ed è come un brodo di terza che esalta il sapore dei cappelletti. E l'ha riassunto bene il Presidente frangitarghe, in piscina Leoni: "Prima delle vittorie ci interessa l'unità fra di noi".
Una familiarità, oserei dire.
Che dà un significato più intenso a quello che si vive e dà un gusto più avvolgente alle coppe che si alzano come a quelle che si tagliano.
Come diceva il Poeta, in una delle sue rime più riuscite: "In questo cammino simile alla millemiglia io, in mezzo a voi, mi sono sempre sentito come in famiglia". Questa familiarità l'ho imparata da voi e l'ho messa davanti a tutto. Perchè deve venire prima di tutto. Perchè tutto nasce da lì. Soprattutto le numerose vittorie.
Due.
Abbiamo sempre cercato la bellezza del calcio. Nel modo di giocare la palla, di stare in campo, di allenarci, di lasciare spazio alla fantasia, di realizzare 101 gol con 19 giocatori diversi. Il calcio deve tornare ad essere questo. Bisogna tornare ad accarezzare la palla e a dare valore alla creatività. Diceva Bearzot, per me l'uomo di calcio più interessante degli ultimi 40 anni, che la squadra di calcio è come un'orchestra jazz. C'è lo spartito, c'è il tema musicale. Ma sempre in funzione del talento del solista. Perchè - precisava - è quando si libera l'assolo del solista che viene giù il teatro. Alla faccia degli ultimi venti anni di calcio in Italia.
A questo abbiamo aggiunto un comportamento, come amavo ripetervi, da squadra di rugby anglo-sassone. Niente polemiche, risse o lamentele. Si vince o si perde. Ma sempre in piedi. Con onore. Questo è "Stile-Scipio".
Questi due punti sono ben riassunti nel nostro logo. "Ad bonum ludum, per bonos amicos". Cerchiamo di fare un buon gioco grazie a dei buoni amici. In fondo il fascino romantico di questa storia è proprio qui.
E va difeso.
Sempre.
Non so cosa ci riserverà il futuro.
Ma qualunque sarà il mare, Scipio sarà sempre il mio porto fidato. E voi sarete sempre l'intrepido equipaggio che, nei primi giorni afosi di un luglio dell'anno 2011, mi ha commosso compiendo una storica impresa.
Grazie a Dio e a tutti voi, preziosi compagni di viaggio, per questi splendidi sette anni. Perchè solo al voltarmi indietro, ricordando i vostri volti e quello che è accaduto, mi si riempie il cuore. In questa notte, in queste giornate e in tutti i giorni che Iddio mi vorrà concedere.
A.P.
P.S: Quando contemplo le targhe che mi avete regalato, avverto un brivido. Perchè sono conscio che mi avete aiutato e sopportato quando ero agli inizi, e non sapevo niente. (Non che adesso... )
Scivola inesorabile il sipario su questa stagione calcistica.
L'adrenalina delle estenuanti sfide delle finali nazionali, l'ebbrezza al triplice fischio cedono il posto ad una gioia pacata ed intima, che mi accompagna in questi giorni di congedo dalla panchina rossoblù.
Si chiude quindi, per me, un'appassionata avventura. Tremendamente appassionata.
Ma niente bilanci o amarcord, per favore. Gli allenatori passano, gli amici stanno. Questo conta.
Però ho due cose che mi stanno a cuore. Da condividere con voi per difenderle e per tramandarle a chi verrà.
Uno.
Esisteva ed esiste una storia rossoblù, nata in un luogo preciso, sul finire degli anni '80, da amici che hanno cominciato tutto questo. Ed io ho sempre chiesto, a Marco in primis, nei nostri lunghi dialoghi, e a tutti gli altri che hanno vissuto gli inizi, di spiegarmi, di raccontarmi ciò che era stato. Per mettermi nella posizione di capirlo, di riprenderlo e, nel caso, di rinnovarlo. Tutto questo ha un fondamento ben preciso ed è come un brodo di terza che esalta il sapore dei cappelletti. E l'ha riassunto bene il Presidente frangitarghe, in piscina Leoni: "Prima delle vittorie ci interessa l'unità fra di noi".
Una familiarità, oserei dire.
Che dà un significato più intenso a quello che si vive e dà un gusto più avvolgente alle coppe che si alzano come a quelle che si tagliano.
Come diceva il Poeta, in una delle sue rime più riuscite: "In questo cammino simile alla millemiglia io, in mezzo a voi, mi sono sempre sentito come in famiglia". Questa familiarità l'ho imparata da voi e l'ho messa davanti a tutto. Perchè deve venire prima di tutto. Perchè tutto nasce da lì. Soprattutto le numerose vittorie.
Due.
Abbiamo sempre cercato la bellezza del calcio. Nel modo di giocare la palla, di stare in campo, di allenarci, di lasciare spazio alla fantasia, di realizzare 101 gol con 19 giocatori diversi. Il calcio deve tornare ad essere questo. Bisogna tornare ad accarezzare la palla e a dare valore alla creatività. Diceva Bearzot, per me l'uomo di calcio più interessante degli ultimi 40 anni, che la squadra di calcio è come un'orchestra jazz. C'è lo spartito, c'è il tema musicale. Ma sempre in funzione del talento del solista. Perchè - precisava - è quando si libera l'assolo del solista che viene giù il teatro. Alla faccia degli ultimi venti anni di calcio in Italia.
A questo abbiamo aggiunto un comportamento, come amavo ripetervi, da squadra di rugby anglo-sassone. Niente polemiche, risse o lamentele. Si vince o si perde. Ma sempre in piedi. Con onore. Questo è "Stile-Scipio".
Questi due punti sono ben riassunti nel nostro logo. "Ad bonum ludum, per bonos amicos". Cerchiamo di fare un buon gioco grazie a dei buoni amici. In fondo il fascino romantico di questa storia è proprio qui.
E va difeso.
Sempre.
Non so cosa ci riserverà il futuro.
Ma qualunque sarà il mare, Scipio sarà sempre il mio porto fidato. E voi sarete sempre l'intrepido equipaggio che, nei primi giorni afosi di un luglio dell'anno 2011, mi ha commosso compiendo una storica impresa.
Grazie a Dio e a tutti voi, preziosi compagni di viaggio, per questi splendidi sette anni. Perchè solo al voltarmi indietro, ricordando i vostri volti e quello che è accaduto, mi si riempie il cuore. In questa notte, in queste giornate e in tutti i giorni che Iddio mi vorrà concedere.
A.P.
P.S: Quando contemplo le targhe che mi avete regalato, avverto un brivido. Perchè sono conscio che mi avete aiutato e sopportato quando ero agli inizi, e non sapevo niente. (Non che adesso... )
giovedì 21 luglio 2011
LA FESTA DEI CAMPIONI
domenica 17 luglio 2011
GRAZIE, CUCCA
sabato 16 luglio 2011
mercoledì 13 luglio 2011
AUGURI, PIPPO
lunedì 11 luglio 2011
GRAZIE, AMICI
Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Capitan Daniele Gandolfi.
Grazie SICIO, in poco tempo diventato UNO DA SCIPIO,
grazie ARDU, un GLADIATORE nella linea Maginot di Scipio (ma senza fumello),
grazie BONO, gli acciacchi non impediscono la tua PRESENZA/ESPERIENZA nella famiglia di Scipio,
grazie LELE, una grande squadra ha sempre un GRANDE PORTIERE,
grazie VILLO, il mio idolo, la FRECCIA DI SCIPIO,
grazie GIODY, in due nazionali non si contano i km per Scipio. Una GRANDE TECNICA con un cuore ancora più grande,
grazie STE, faro, regista, metronomo e BON DA MAT,
grazie TOMMY, un buon nuotatore ma un IMMENSO amico-giocatore,
grazie RAMPO, mai vista tanta qualità in difesa con un cuore così GRANDE,
grazie MICHI (niu Trolli) bravo come chitarrista, e a centrocampo INESAURIBILE MOTORINO,
grazie MITCH, spesso il CUORE e l'UMILTA' vanno oltre il fisico,
grazie PIPPO, CUORE, SIMPATIA e l'onore di aver giocato con un giocatore di UN'ALTRA CATEGORIA,
grazie CANE, per non avere MAI SMESSO di credere nel gruppo.
grazie BARO, FUORICLASSE DEL FARE GRUPPO, unito ad un cuore fantastico.
Dopo questo gruppo di EROI/AMICI purtroppo mi viene su il muesli (stessa marca di quello del Mister)...
Scusate l'interruzione, ma si fa dura.
Adesso il mio umile pensiero va a dei SUPEREROI
grazie FILO,
grazie GABRI,
grazie CAMINO,
grazie MASSI,
grazie PAVLON,
grazie ZOPPO,
grazie BOMBER,
grazie UBO,
grazie PAPPO.
a voi, eroi di Moiano, non riesco nemmeno a fare un commento, almeno per ora; rischio di interrompermi ad ogni parola.
Domenica ho visto undici leoni in campo spinti, passo dopo passo, da undici leoni in panchina e da non so quanti leoni in tribuna.
Quindi il mio ringraziamento va ai tifosi:
grazie ANDRE,
grazie BEPPE,
grazie ERMES,
grazie PAOLO.
Infine un grazie a MARCO e LODO per aver creduto in una decina di impavidi ragazzini che, nel lontano 1987, affrontarono per la prima volta insieme un torneo di calcio a BACEDASCO, arrivando secondi.
GRAZIE, senza di voi tutto questo non ci sarebbe.
D.G.
Grazie SICIO, in poco tempo diventato UNO DA SCIPIO,
grazie ARDU, un GLADIATORE nella linea Maginot di Scipio (ma senza fumello),
grazie BONO, gli acciacchi non impediscono la tua PRESENZA/ESPERIENZA nella famiglia di Scipio,
grazie LELE, una grande squadra ha sempre un GRANDE PORTIERE,
grazie VILLO, il mio idolo, la FRECCIA DI SCIPIO,
grazie GIODY, in due nazionali non si contano i km per Scipio. Una GRANDE TECNICA con un cuore ancora più grande,
grazie STE, faro, regista, metronomo e BON DA MAT,
grazie TOMMY, un buon nuotatore ma un IMMENSO amico-giocatore,
grazie RAMPO, mai vista tanta qualità in difesa con un cuore così GRANDE,
grazie MICHI (niu Trolli) bravo come chitarrista, e a centrocampo INESAURIBILE MOTORINO,
grazie MITCH, spesso il CUORE e l'UMILTA' vanno oltre il fisico,
grazie PIPPO, CUORE, SIMPATIA e l'onore di aver giocato con un giocatore di UN'ALTRA CATEGORIA,
grazie CANE, per non avere MAI SMESSO di credere nel gruppo.
grazie BARO, FUORICLASSE DEL FARE GRUPPO, unito ad un cuore fantastico.
Dopo questo gruppo di EROI/AMICI purtroppo mi viene su il muesli (stessa marca di quello del Mister)...
Scusate l'interruzione, ma si fa dura.
Adesso il mio umile pensiero va a dei SUPEREROI
Grazie PIER,
grazie MASA,grazie FILO,
grazie GABRI,
grazie CAMINO,
grazie MASSI,
grazie PAVLON,
grazie ZOPPO,
grazie BOMBER,
grazie UBO,
grazie PAPPO.
a voi, eroi di Moiano, non riesco nemmeno a fare un commento, almeno per ora; rischio di interrompermi ad ogni parola.
Domenica ho visto undici leoni in campo spinti, passo dopo passo, da undici leoni in panchina e da non so quanti leoni in tribuna.
Quindi il mio ringraziamento va ai tifosi:
grazie ANDRE,
grazie BEPPE,
grazie ERMES,
grazie PAOLO.
Infine un grazie a MARCO e LODO per aver creduto in una decina di impavidi ragazzini che, nel lontano 1987, affrontarono per la prima volta insieme un torneo di calcio a BACEDASCO, arrivando secondi.
GRAZIE, senza di voi tutto questo non ci sarebbe.
D.G.
domenica 10 luglio 2011
10 LUGLIO 2011. CAMPIONI D' ITALIA

Nella caldissima mattina del 10 luglio 2010, sul bel centrale del Ballotta, di fronte al pubblico delle grandi occasioni, Scipio batte la compagine di Lanciano con un rotondo 6-0 e si laurea campione d'Italia. La lunga cavalcata del 2011 si è conclusa nel migliore dei modi; dopo la coppa del girone della domenica, la coppa disciplina, la coppa del miglior marcatore dei provinciali, la coppa dei provinciali, la coppa dei regionali, ecco arrivare la coppa dei nazionali per completare un grandissimo slam. Grazie, ragazzi...





